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Graduale della Domenica delle Palme

23 marzo 2013

GRADUALE Ps. 77, 24 et 1-3 – Tenuísti manum déxteram meam: et in voluntáte tua deduxísti me, et cum glória assumpsísti me. Quam bonus Israël Deus rectis corde! mei áutem pene moti sunt pedes: pene effúsi sunt gréssus mei: quia zelávi in peccatóribus, pacem peccatórum vídens.

Sal. 77, 24 e 1-3 – Mi hai tenuto per la mia destra: e mi hai guidato secondo il tuo volere: e mi hai ricevuto con gloria. Quant’è buono Iddio con Israele, coi retti di cuore! Eppure per poco non han vacillato i miei piedi: per poco non han vacillato i miei passi: perché ho invidiato gli iniqui vedendo la prosperità dei malvagi.

 

  Graduale

da “Spiegazione della Santa Messa”

di Dom Prosper Gueranger O.S.B. Abate di Solesmes (1805-1875)

Tra l’Epistola e il Vangelo si canta il Graduale, che si compone d’un responsorio col versetto corrispondente. In passato si ripeteva il responsorio tutto intero, prima e dopo il versetto, nella forma che oggi si osserva per i responsorii brevi, ma con una melodia molto ornata. Il graduale è infatti la parte più musicale dell’Ufficio e, poiché il suo canto è molto difficile, per eseguirlo non si ammisero mai più di due cantori. Questi si recavano all’ambone, una sorta di pulpito in marmo collocato nella chiesa, ed è a motivo degli scalini o gradini, che i cantori dovevano salire per andar all’ambone, che questi brani sono stati chiamati Graduali, nome utilizzato anche dai Giudei per indicar i Salmi graduali che cantavano salendo i gradini del Tempio.

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